LA PENNA PUNGENTE DI DINO BUZZATI SULLA “RIVISTA DELLA SOCIETÀ ITALIANA PER IL GAS”

Dal 1969 al 2003 il periodico trimestrale edito da Italgas è entrato in migliaia di case, grazie al lavoro di una redazione apposita e alla collaborazione di prestigiose firme italiane del giornalismo e della letteratura, cogliendo l’aria dei tempi su diversi argomenti, dall’ecologia all’arte.

Anche se oggi abbiamo il privilegio di avere ogni tipo di informazione a portata di dito, fino a pochi decenni fa la diffusione di conoscenza e notizie era affidata ai giornali, periodici e, in certi orari, alla televisione. Nella storia dell’editoria italiana, infatti, i numeri di diffusione raggiunti sia dai quotidiani che dai periodici tra gli anni 70 e 90, quando l’alfabetizzazione era ormai consolidata, sembrano oggi fantascienza. Il Corriere della Sera, La Repubblica, L’Europeo, Epoca, Panorama, L’Espresso, ma anche riviste di costume come Oggi e Gente, venivano acquistate e sfogliate da centinaia di migliaia di persone al giorno.

In questo panorama di un’Italia affamata di notizie e storie si inserisce anche la gloriosa esperienza di “Italgas. Rivista della società italiana per il gas”, che dal 1969 al 2003, con cadenza trimestrale, è entrata nelle case di tutti i dipendenti Italgas, da quelle dei dirigenti a quelle degli operai. È stato un progetto editoriale e giornalistico di altissimo livello, concepito come house organ di Italgas e curato da una redazione interna, con un direttore responsabile, e da decine di collaboratori, tra cui grandi firme del giornalismo e della letteratura, come Dino Buzzati.

“Italgas. Rivista della società italiana per il gas.” Copertina del primo numero.

La rivista dava, certamente, aggiornamenti sull’azienda (con la rubrica “Notizie dal Gruppo”) e toccava temi quali energia, metano, tecnologie e innovazione, ma la linea editoriale era pensata per tutta la famiglia, con approfondimenti su animali, reportage dall’estero, arte, musica e costume, con articoli persino di cucina e astrologia. In particolare, a partire dagli anni ’80, si fece molto stretto il legame tra la Società e i temi di cultura e letteratura, un indirizzo espresso anche nella prefazione dell’antologia di racconti letterari commissionata da Italgas nel 1983, “La fiamma è azzurra”, a cui ha contribuito anche Primo Levi: «Industria e letteratura sembrano configurarsi in pianeti lontani tra loro. Eppure, crediamo che non vi sia crescita per l’impresa in una società come quella odierna senza un collegamento profondo con la cultura».

Sfogliare oggi la rivista – resa disponibile in digitale da Heritage Lab – permette di mettersi allo specchio con la società italiana dei diversi decenni di pubblicazione. Un prezioso strumento che Heritage Lab sta applicando insieme ad alcuni ricercatori è quello del “topic modelling”, una tecnica di analisi dei testi basata sull’Intelligenza Artificiale grazie alla quale è possibile estrarre, analizzare e mettere in cluster i diversi argomenti di archivi testuali anche molto ampi. Nel caso di “Italgas. Rivista della società italiana per il gas”, ad esempio, è interessante notare l’emergere di alcuni temi centrali della nostra contemporaneità, come gli articoli ambiente e clima e le prospettive di allora su questi argomenti.

UNA SELEZIONE DI ARTICOLI DA “ITALGAS. RIVISTA DELLA SOCIETÀ ITALIANA PER IL GAS”

1970 – articolo “L’iperbole del prodotto” di Dino Buzzati

Titolo e illustrazione tratta da “L’iperbole del prodotto” di Dino Buzzati.
Illustrazione a doppia pagina tratta da “L’iperbole del prodotto” di Dino Buzzati.

Nel 1970 Dino Buzzati era un rinomato e apprezzato autore e giornalista giunto all’apice della sua carriera, indissolubilmente legata al Corriera della Sera (morirà due anni più tardi). Per la rivista di Italgas ha scritto un articolo di pungente satira contro la pubblicità commerciale dell’epoca – ma anche di oggi – che tendeva a enfatizzare le qualità dei prodotti arrivando a sfidare l’intelligenza dei poveri consumatori, sfiniti da slogan iperbolici e sempre meno credibili. Un pezzo di divertente leggerezza che rimane attuale a oltre quarant’anni di distanza.

1970 – articoloLa geisha 2000 fa il tè con il gas” di Giuseppe Grazzini

Titolo dell’articolo di Giuseppe Grazzini.
Illustrazione tratta dall’articolo “La geisha 2000 fa il tè con il gas” di Giuseppe Grazzini.

Scrittore e giornalista, Giuseppe Grazzini è stato inviato del settimanale Epoca negli anni Cinquanta, ai tempi della direzione di Enzo Biagi. È stato autore di cronache storiche, come lo sbarco sulla Luna, e interviste importanti, come quella con il poeta Giuseppe Ungaretti. Per Italgas ha firmato un reportage dal Giappone in cui riesce a rispondere alle curiosità di allora sulla vita misteriosa delle geishe, con grande delicatezza, e, allo stesso tempo, racconta i vantaggi del gas in cucina e per il riscaldamento degli ambienti.

1973 – articolo “L’astrologia in cucina” di Altair

Sagittarius. Illustrazione tratta dalla serie “L’astrologia in cucina”.
Libra. Illustrazione tratta dalla serie “L’astrologia in cucina”.

Analizzando la rivista, è curioso notare la regolare presenza di articoli dedicati all’astrologia, evidentemente un tema considerato di interesse per i lettori e le lettrici, che di volta in volta collegano la storia del passato, soprattutto romana come in questo altro articolo del 1978 “Il fascino indiscreto dell’astrologia”, al racconto di costume dei segni zodiacali. Addirittura, questo articolo del 1973, con una accurata ricerca storico-bibliografica, si spinge a consigliare le ricette migliori per i diversi segni dello zodiaco.

1977 – articolo “Le urgenze improrogabili” di Giusto Benedetti

Giusto Benedetti è stato un apprezzato scienziato, direttore scientifico del Giardino Zoologico di Torino, e divulgatore a tutto tondo. Ha collaborato con trasmissioni radio e tv, ha scritto documentari e libri di testo per le scuole. Per la rivista di Italgas ha firmato una serie di approfondimenti dedicati a diversi temi dell’ecologia, tra cui questo dedicato all’inquinamento. Interessante, verso la fine dell’articolo, il suo tentativo di non lasciare il lettore affranto e senza speranze: “Non è il caso di drammatizzare eccessivamente. La tecnologia ci ha portato ad una situazione grave, ma la stessa tecnologia opportunamente indirizzata può ancora portarcene fuori […]. I buoni ecologi non mancano: quando, e se, verrà ad essi affidato potere decisionale avremo delle buone probabilità di rimettere le cose a posto”. Una chiusa che oggi leggiamo attraverso tutt’altra prospettiva.

1979 – articolo “Le radici biologiche dell’arte” di Giorgio Celli

Titolo tratto da “Le radici biologiche dell’arte” di Giorgio Celli.

Giorgio Celli è stata una figura estremamente famigliare per il grande pubblico grazie alla sua lunga presenza televisiva. È stato un entomologo ed etologo, nonché ecologo e autore molto prolifico con una spiccata inclinazione per la divulgazione. Questo articolo, per quanto divulgativo, fa presupporre un livello di cultura medio-alto dei lettori e lettrici della rivista Italgas: il testo, infatti, si addentra in una disquisizione su percezione eidetica ed estetica degli animali, usando un linguaggio scientifico e specialistico e aiutandosi con alcuni schemi esemplificativi.