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FORNI, Carlo

Nelle buie "botteghe" il segreto degli argentieri

La fiamma viva è la più preziosa alleata degli artisti che lavorano l'argento, lo sbalzano, lo cesellano, lo plasmano, per trasformarlo nei mirabili oggetti che nobilitano la casa e chi li usa. Un estroso argentiere che è anche poeta, scrittore e pittore, <<Brandi>> di Firenze, parla dell'amorosa alleanza tra la fiamma e l'argento

anno: 1969, I, n. 2, pp. 18 - 21

data di pubblicazione: 1969

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descrizione

Il testo descrive l'arte degli argentieri, ponendo l'accento sulla speciale relazione tra il metallo nobile, l'argento, e la fiamma viva necessaria per lavorarlo con maestria. L'argento, simbolo di purezza, amore e fedeltà, ha un ruolo storico e culturale rilevante, celebrato fin dall'antichità dalle civiltà elleniche e rappresentato in numerose creazioni artistiche e manufatti dall'epoca precristiana ai giorni nostri. Nonostante la meccanizzazione, l'artigianato dell'argento è ancora vivo in poche botteghe al mondo, dove l'arte tradizionale resiste con passione. Il testo racconta la figura di Brandimarte, detto "Brandi", un argentiere fiorentino che unisce talento artistico a un legame profondo con la fiamma e la materia, continuando l'antica tradizione che fa dell'argento un metallo vivente. L'argentiere si identifica come artigiano, fedele alla fiamma, strada unica per forgiare opere d'arte di rara bellezza e armonia.

Authority/Legami

FORNI, Carlo (autore)

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