Emeroteca Italgas
SOLIGO, Giorgio
Chi uccide Venezia!Lo smog, questo terribile elemento della civiltà industriale, che inquina l'aria e avvelena uomini e cose. I rimedi ci sono: e fra essi anche il metano
anno: 1970, II, n. 1, pp. 3 - 9
data di pubblicazione: 1970
descrizione
Il testo denuncia i gravi danni causati dallo smog alla città di Venezia, un vero e proprio "Leviatano" dell'era industriale che inquina l'aria, avvelena monumenti e mette a rischio il patrimonio artistico della città. Nonostante Venezia sia stata costruita con materiali pregiati come il marmo e la pietra, l'inquinamento atmosferico, combinato con l'umidità della laguna e la salsedine, sta accelerando la degradatazione delle sue strutture, tra cui statue, bassorilievi e decorazioni pregiate. Lo smog non è imputabile esclusivamente al bacino industriale di Marghera, ma deriva anche dai motoscafi e dal riscaldamento domestico. Il rapporto UNESCO pone l'accento sulla mancanza di spazi verdi che potrebbero rigenerare l'aria e sulla natura tossica degli inquinanti per i monumenti, oltre che per la salute umana. Sono citati numerosi esempi di opere d'arte e edifici storici in fase di deterioramento, come la Basilica di San Marco, il Palazzo Ducale e la chiesa dei Miracoli. Nonostante l'adozione della legge antismog del 1966, che impone limiti allo zolfo nei combustibili, permangono rischi legati all'uso di oli pesanti e gasolio. Il metano è indicato come una valida alternativa ecologica, priva di zolfo e ad emissioni meno nocive, resa disponibile grazie a nuove infrastrutture di distribuzione dal Nord-Est, che potrebbero contribuire a ridurre l'inquinamento atmosferico e salvaguardare così il patrimonio storico e ambientale di Venezia. In sintesi, il testo è un appello urgente a una maggiore consapevolezza e interventi efficaci per proteggere la città dall'inquinamento, salvando al contempo la sua straordinaria bellezza artistica e culturale.Authority/Legami
SOLIGO, Giorgio (autore)
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