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ARGAN, Giulio Carlo

Raffaello

Il quinto centenario è una buona occasione per rimettere in discussione l'idea del perfetto, che cinque secoli or sono il grande artista comunicò al mondo

anno: 1983, XV, n. 2, pp. 18 - 22

data di pubblicazione: 05.1983 - 08.1983

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descrizione

Il quinto centenario della morte di Raffaello offre l'occasione per riconsiderare la sua idea di perfezione artistica, un concetto che è stato modello per secoli ma che oggi è meno direttamente ricollegabile all'arte contemporanea. Raffaello rappresenta un ideale di bellezza equilibrata, basata su proporzioni e simmetrie, in cui il bello è un giudizio frutto di un processo critico, non un dato naturale o spirituale assoluto. La sua arte si colloca nel dialogo tra le tradizioni platonica e aristotelica e riflette un'idea umanistica dell'arte come imitazione razionale della realtà. Pur differenziandosi dal sublime e tensionale Michelangelo, Raffaello ha fissato un canone di bellezza che ha influenzato la cultura generale e il costume, divenendo un patrimonio comune. Architetto e pittore, ha contribuito anche al rinnovo di Roma nel contesto della riforma urbanistica desiderata dalla Chiesa, incarnando un equilibrio tra valori spirituali e sociali. La sua opera rappresenta un ideale di umanità purificata, capace di riflettere la verità divina attraverso l'armonia e la grazia.

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ARGAN, Giulio Carlo (autore)

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