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CABRINI, Ferdinando

Energia che viene dalla terra

Geotermia

anno: 1984, XVI, n. 2, pp. 35 - 39

data di pubblicazione: 06.1984 - 09.1984

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descrizione

L'Istituto di Geotermica di Reykjavík, diretto dal professor Palmason, è un centro di ricerca di fama internazionale che valuta la fattibilità dei progetti per l'estrazione di vapore e acqua calda dal sottosuolo, fondamentali per l'economia islandese. In Islanda, la geotermia copre circa un terzo del fabbisogno energetico nazionale, rappresentando una risorsa energetica chiave, dati anche la particolare situazione geografica e climatica del paese, dove l'approvazione energetica è vitale per la sopravvivenza. Le ricerche sono svolte con la supervisione dell'Istituto e realizzate dalle municipalità, che costituiscono società a partecipazione statale per la gestione degli impianti. L'esempio degli investimenti di Sudurnes Regional Heating (80 milioni di dollari tra 1975 e 1982) sottolinea l'importanza economica delle trivellazioni. L'Islanda si trova su due placche continentali, con una dorsale che attraversa il paese, caratterizzata da fenomeni vulcanici attivi e paesaggi quasi "lunari", che hanno persino servito da sito di addestramento per astronauti. Storicamente, la geotermia è utilizzata fin dall'inizio del secolo, soprattutto per riscaldare serre e abitazioni; dal 1965 è diventata una risorsa chiave per il riscaldamento domestico, soddisfacendo l'80% di queste esigenze. A Reykjavík sono attivi 28 pozzi geotermici che forniscono acqua calda distribuendola in rete e mantenendo pulita la città da emissioni inquinanti (soprannominata ""città senza fumo""). La centrale geotermica di Svartsengi, nella zona di Grindavík, produce energia elettrica e riscaldamento per diverse comunità, inclusa la base NATO di Keflavik, con una rete di distribuzione di 290 km. L'acqua riscaldata ha anche utilizzi terapeutici, ad esempio nella cura della psoriasi nella famosa ""Blue Lagoon"". L'Islanda, che importa molti prodotti agricoli ma è autosufficiente nella carne, sta puntando a sfruttare sempre di più le energie rinnovabili, soprattutto geotermia e idroelettrico, per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili, con progetti di sviluppo industriale ad alta intensità energetica e l'introduzione futura di veicoli elettrici. In sintesi, l'Istituto di Geotermica e i relativi impianti rappresentano un pilastro strategico per l'economia, l'industria e la qualità della vita in Islanda, ponendo il paese all'avanguardia nell'uso sostenibile delle risorse energetiche naturali

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CABRINI, Ferdinando (autore)

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