Emeroteca Italgas
Camporeale, Giovannangelo
Etruschi senza misteroanno: 1985, 17, n. 4, pp. 24 - 29
data di pubblicazione: 10.1985 - 12.1985
descrizione
Gli Etruschi, popolo etnico-linguistico-culturale stanziato tra Mar Tirreno, Arno e Tevere, hanno avuto un ruolo centrale nell'Italia antica tra il IX e il I secolo a.C., senza che vi siano motivi fondati per considerarli misteriosi. Sebbene ricorrano spesso definizioni di "mistero etrusco" nella letteratura divulgativa, l'analisi storica, archeologica e linguistica mostra una cultura intellegibile e ben radicata in contesti mediterranei. L'interesse verso gli Etruschi ha attraversato fasi diverse, influenzando dall'Umanesimo al Risorgimento la cultura politica e artistica, specie a Firenze con figure come Coluccio Salutati, Leonardo Bruni e i Medici che promossero raccolte e restauri di opere etrusche. Le controversie riguardo all'origine degli Etruschi - orientale, autoctona o settentrionale - si sciolgono nel riconoscere una formazione culturale mista in Italia all'inizio del I millennio a.C., favorita dalle ricchezze naturali del territorio. L'archeologia moderna sposta l'attenzione dalle necropoli agli insediamenti abitativi, rivelando aspetti concreti della vita quotidiana, sociale ed economica, facendo cadere l'aura di mistero su questo popolo. La lingua etrusca, sebbene non ancora completamente decifrata, è ben documentata, e smentisce i luoghi comuni sul mistero. Attraverso scavi a Cerveteri, Tarquinia, Murlo, Massa Marittima e altri siti, si delineano sviluppi culturali, religiosi e commerciali che rispecchiano contatti con il mondo greco e mediterraneo in generale. La demitizzazione consente una valutazione più oggettiva degli Etruschi come civiltà storica e concreta.Authority/Legami
Camporeale, Giovannangelo (autore)
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