Emeroteca Italgas

Al consorzio ENI Acqua l'acquedotto della Campania Occidentale

Un'opera di rilievo europeo, che si snoda lungo un percorso di 96 chilometri. Il nuovo impianto soddisferà le esigenze idriche di circa quattro milioni di abitanti residenti in 71 comuni ; dossier

anno: 1993, XXV, n. 1, pp. 38 - 39

data di pubblicazione: 01.1993 - 03.1993

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descrizione

Il nuovo Acquedotto della Campania Occidentale è un'opera infrastrutturale di grande rilievo europeo che si estende per circa 96 km, comprendendo gallerie e sifoni in acciaio. È stato progettato per soddisfare il fabbisogno idrico di circa quattro milioni di abitanti in 71 comuni della Campania occidentale. L'acquedotto preleva acqua da tre regioni: Lazio (principalmente dalle sorgenti del Gari vicino a Cassino), Molise (rio San Bartolomeo) e Campania (sorgenti del Peccia e falde del Volturno). La gestione tecnica ed economica è affidata al Consorzio Eni Acqua Campania, di cui Italgas è parte, che garantisce efficienza finanziaria e investimenti mirati allo sviluppo dell'acquedotto. L'impianto è stato inaugurato il 20 febbraio alla presenza di importanti personalità istituzionali, tra cui Pietro Celletti (Presidente del Consorzio), Ferdinando Facchiano (Ministro della Protezione Civile), Ferdinando Clemente di San Luca (Presidente della Regione Campania) e Aldo Boffa (Assessore regionale alle Acque). Questa opera rappresenta una risposta concreta ai problemi di approvvigionamento idrico nella regione, soprattutto per Napoli, inserendosi in un più ampio progetto di ottimizzazione e razionalizzazione del sistema acquedottistico regionale.

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