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MINORE, Renato

Alberi di città

Tutti noi «consumatori urbani» dobbiamo proteggere il residuo di verde che rimane. Autolimitandoci. Verso un nuovo diritto di cittadinanza, che si sposa con un diverso concetto di libertà ; cultura

anno: 1993, XXV, n. 1, pp. 40 - 45

data di pubblicazione: 01.1993 - 03.1993

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descrizione

La crescente pressione dell'espansione tecnologica e urbana sta causando una drastica riduzione delle superfici boschive e della biodiversità a livello mondiale. Negli ultimi vent'anni sono stati distrutti milioni di ettari di foreste, con la conseguente scomparsa di numerose specie vegetali e animali, un problema aggravato dagli effetti dell'effetto serra e dai cambiamenti climatici previsti per il prossimo secolo. Per questo motivo, è fondamentale proteggere e promuovere il verde urbano, rispettando ad esempio il minimo di 9 metri quadrati di verde per abitante stabilito dal DM 1968, che contribuisce a migliorare il microclima cittadino, ridurre l'inquinamento e garantire il benessere della popolazione. La cura e la frequentazione di alberi e piante diventano così un impegno sia individuale sia collettivo, che favorisce un rapporto più empatico e responsabile con la natura. Attraverso riferimenti letterari, come le immagini di Marcovaldo di Calvino e le storie di Tomi Ungerer, il testo invita a riflettere sul valoreco e concreto degli alberi, simboli e propri ponti tra l'uomo e l'ambiente, essenziali per la qualità della vita e la sostenibilità del nostro pianeta.

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MINORE, Renato (autore)

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