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BELLACCI, Marzio

Metano, energia del futuro

Nei prossimi decenni spetterà al gas naturale far fronte ai fabbisogni energetici di buona parte dei Pesi europei

anno: 1993, XXV, n. 2, pp. 22 - 27

data di pubblicazione: 04.1993 - 06.1993

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descrizione

"Il gas naturale, e in particolare il metano, assumerà un ruolo centrale nel soddisfare i fabbisogni energetici di buona parte dei Paesi europei, inclusa l'Italia, nei prossimi decenni. Il metano è una fonte energetica più ""pulita"" rispetto a carbone e olio combustibile, e le sue riserve mondiali sono enormi, con oltre 141.000 miliardi di metri cubi accertati (dati 1991), distribuiti equamente tra continenti. In Europa, la produzione e il consumo di gas naturale sono destinati a crescere significativamente: si prevede un aumento dal 2025 al 2010 da circa 300 a 450 miliardi di metri cubi all'anno. L'Italia, secondo il Piano Energetico Nazionale, dovrà garantire un'offerta di metano di circa 80 miliardi di metri cubi all'anno entro fine secolo, per coprire ampiamente il fabbisogno del settore civile e industriale, in particolare per centrali termoelettriche ""pulite"" in forte espansione. Per raggiungere questi obiettivi sarà necessario aumentare la produzione nazionale (da 14,6 a circa 20 miliardi di metri cubi annui) e aumentare significativamente le importazioni da diverse fonti: Algeria, ex-URSS (Russia in testa), Olanda, Medio Oriente (Qatar) e Africa (Nigeria), sia tramite metanodotti che tramite gas naturale liquefatto (GNL). I maggiori investimenti riguarderanno il potenziamento e la costruzione di metanodotti strategici, come quelli tra Russia e Europa occidentale, la seconda tubatura sottomarina Algeria-Italia, il grande metanodotto sotto Gibilterra e nuovi progetti da Iran, Qatar e Nigeria. Questi investimenti saranno ingenti, dell'ordine di migliaia di miliardi di lire, e richiederanno scelte oculate, soprattutto in considerazione del fatto che il gas naturale sta diventando una risorsa più preziosa e costosa, simile al petrolio, con un valore energetico sempre più sotto il controllo dei Paesi produttori. Nel 2025, le scorte di gas naturali negli stoccaggi europei sono diminuite significativamente, con l'UE a circa il 34-35% di capacità residua, mentre in Italia si registra una situazione leggermente migliore con il 45-46% della capacità di stoccaggio utilizzabile. Il consumo nell'UE nel primo trimestre 2025 è cresciuto dell'8% rispetto all'anno precedente, con una produzione interna principalmente da Paesi Bassi, Romania, Germania, Italia e Danimarca e con un aumento delle importazioni da Norvegia, Stati Uniti, Russia, Nord Africa, Qatar e Azerbaigian. In sintesi, il gas naturale è destinato a rimanere la fonte energetica principale per l'Europa e per l'Italia per decenni, trainando investimenti, sviluppo infrastrutturale e una maggiore integrazione dei mercati energetici continentali, ma sempre con la consapevolezza che si tratta di una risorsa strategica, costosa e soggetta a dinamiche geopolitiche complesse."

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BELLACCI, Marzio (autore)

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