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BERTONE, Ugo
Italia chiama EuropaAll'impegno profuso dalle imprese e alla rinnovata efficienza del sistema produttivo nazionale continua a far riscontro l'instabile contesto istituzionale del nostro Paese. E così l'Italia si presenta all'appuntamento con l'integrazione comunitaria in un quadro difficile da interpretare, che presta il fianco alle critiche dei partner europei ; speciale
anno: 1995, XXVII, n. 3, pp. 6 - 11
data di pubblicazione: 07.1995 - 09.1995
descrizione
L'impegno delle imprese italiane e l'efficienza produttiva si confrontano con un contesto istituzionale instabile, che rallenta lo sviluppo del Paese e alimenta le critiche da parte dei partner europei. L'integrazione comunitaria rappresenta un obiettivo condiviso che unisce le aspirazioni di benessere economico, coesione sociale e libertà politica, elementi indispensabili per la stabilità e la crescita. Nonostante la capacità competitiva dell'Italia, evidenziata dal forte export, la governance nazionale è percepita come carente, con scarse regole chiare e un'oligarchia politica incapace di garantire una guida efficace. La situazione richiede una leadership forte, capace di superare gli ostacoli politici e di indirizzare le risorse verso innovazione tecnologica e qualità della vita. Il finanziamento e la gestione dei servizi pubblici giocano un ruolo centrale in questa sfida, dove l'efficienza e la concorrenza sono strumenti chiave per garantire stabilità e progresso. Solo con regole trasparenti e un sistema equilibrato tra pubblico e privato, con chiari ruoli per programmazione e controllo da parte dello Stato e gestione operativa affidata al privato, sarà possibile un pieno sviluppo integrato nel contesto europeo.Authority/Legami
BERTONE, Ugo (autore)
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